E quando si dice “cominciamo bene” non potrebbe essere occasione migliore. Appena 180 minuti, recupero escluso, e già anche il VAR fa discutere.
Incredibile ma vero. Intanto fa discutere il nome… il VAR, la VAR… non si sa come chiamarla, non si sa se è maschio o se è femmina.
Fa discutere perché in Italia siamo 60 milioni di cittì, e perché anche con le immagini al replay e con un giudizio sancito dal giudice di gara, la decisione presa dai giudici VAR è decisamente opinabile.
La Juve vanta il primo rigore assegnato con il/la VAR e adesso anche il primo rigore assegnato erroneamente con il/la VAR.
Nell’azione che scaturisce il rigore a favore del Genoa, Rugani da si un calcetto a Galabinov, ma Gabinov, nel momento o del passaggio di Taarabt, è in evidente fuorigioco.
Certo, poco visibile a velocità normale, anche se il guardalinee, in linea con il duo Rugani-Galabinov, vede il bulgaro che copre palesemente Rugani, ma in slow motion, il fuorigioco è evidentissimo.
La Juve riesce a metterci ancora una volta una pezza, ribaltando decisamente il risultato e a vincere per 4 a 2 anche grazie ad un ispiratissimo Dybala che trasforma anche il primo rigore assegnato ai bianconeri con il/la VAR.
Anch’esso sarà argomento di conversazione e di discussione in tutti i Bar dello sport visto che un tiro sotto porta di Mandzukic, praticamente a botta sicura, viene letteralmente parato da Lazovic che, seppur a distanza ravvicinata dallo juventino, toglie letteralmente la palla dalla porta con un braccio troppo largo per dare il beneficio dell’involontarietà al gesto.
La partita termina quindi, nonostante il/la VAR, non senza polemiche.
Certo, va perfezionato il sistema, ma anche il metro di giudizio. Il calcio italiano è pieno di attaccanti che spesso si lasciano cadere se sentono un piccolo spostamento d’aria nelle loro vicinanze e, visto che il calcio è definito uno sport di contatto, forse determinati rigori non dovrebbero nemmeno essere valutati dai giudici di VAR.
Resoconto in meno di una giornata e mezza di serie A, 4 rigori assegnati con VAR. IL 50% di questi, contro la Juve, il 50% dei rigori assegnati col VAR contro la Juve sono decisioni platealmente sbagliate.
Su 4 rigori concessi col VAR, in appena 12 partite di serie A, ce n’erano almeno altri 2 nettissimi da assegnare uno a favore della Roma, ieri contro l’Inter, e uno contro la Roma la settimana scorsa contro l’Atalanta.
La strada per le polemiche zero è ancora lunga. Il VAR è ancora molto lontano dall’essere quel giudice imparziale e infallibile che ci si aspettava.
Il VAR-campionato è appena iniziato. Ne vedremo e ne sentiremo delle belle.