La schedina si giocava ancora nei soli punti totocalcio. Si incollava la striscetta dei monopoli di stato, si tagliava in due con il righello, una parte alla ricevitoria ed una al giocatore, da confrontare in caso di vincita.

Si pagava il 13 e il 12.

Le partite in TV erano solo quelle della nazionale e qualcuna di Coppa dei Campioni.

Quando giocava la nazionale le strade erano deserte. Lo share arrivava al 130/140%. Si accendevano tutti i televisori in casa. A quei tempi averne uno era un lusso.

Si cantava tutti l’inno di Mameli. Quando vedere una partita di pallone in diretta era un evento straordinario.

Era così raro vedere una partita di pallone che se vedevi per strada 4 ragazzini giocare con gli zaini della scuola come pali delle porte, ti fermavi a fare il tifo.

Un po’ come le foto sulle riviste di intimo femminile. Vedere una modella di intimo era già troppo osé e alcune riviste erano addirittura tabù per i minori.

Oggi il calcio in TV è diventato come il nudo di una donna, fa lo stesso effetto di una pubblicità del parmigiano.
Ce n’è cosi tanto che tra una partita della nazionale ed una replica di Marzullo, vince la seconda.

Chi poi invece finisce per vedersi la partita, non può fare a meno di rimpiangere Marzullo, e anche se i 90 minuti sembrano un’eternità, si rimane appiccicati ugualmente a quei 22 inseguitori di palla nell’attesa vana che cambi qualcosa, che quella che stai vedendo non sia la nazionale di calcio Italiana attuale ma una partita Italia Brasile del ’92.

Come quando si guarda un film stravisto 20 volte, dove il finale è sempre lo stesso ma ogni volta che lo si vede si spera che il protagonista non apra quella porta che lo porterà alla morte.

Ecco, l’Italia di Ventura è un po’ quel film. Sempre la stessa noiosa partita, che si prendano 3 schiaffoni dalla Spagna o se ne dia uno, anche abbastanza lieve, a Israele.

Abbiamo giocato con Ibraim, Ismaele, Gioele, Ezechiele e non siamo stati capaci di andare oltre l’uno a zero.

Un tridente che in Serie A fa faville ma in azzurro sono disposti malamente in campo da non riuscire a fare più di un goal ad un Israele, con tutto il rispetto, molto modesto.

Ma a Darmian, la convocazione in nazionale gli è uscita dal sacchetto delle patatine San Carlo?

La Spagna intanto gioca a cricket con il Liechtenstein e gliene fa 8.

Ma con una nazionale così, ci si meraviglia se si sceglie Marzullo? Almeno ci si abitua a non guardarla in previsione dei prossimi mondiali in Russia, sempreché Ventura e compagni, o i compagni di (s)Ventura riescano a qualificarsi.

Speriamo almeno che a luglio diano ancora repliche di Marzullo.

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