E si è conclusa anche la nona giornata di campionato. Passerà in sordina per tutti i tifosi d’Italia visto che gli errori arbitrali di Udinese Juventus non hanno inficiato e interferito nel risultato finale.
Il netto 6 a 2 a favore dei bianconeri con l’ennesimo rigore negato senza nemmeno accesso al VAR, nonostante il fallo plateale ai danni di Mandzukic, che poi gli è costata la doppia ammonizione, la prima ancora da capire e la seconda per polemiche scaturite per la prima.
Oltre al danno, la beffa quindi. Da vittima di un fallo da rigore, ad espulso.
Dopo l’espulsione di Marione, la Juve, in inferiorità numerica, batte l’Udinese con una sequenza di schiaffoni, sei per la precisione, e il VAR che continua la sua impersonale battaglia nei confronti della Juve.
L’intelligenza sportiva vorrebbe che si immaginassero le scene a parti inverse, con un giocatore dell’Udinese espulso in seguito ad un fallo netto da espulsione in area da parte di un difensore della Juve.
Ma questi sono i soliti discorsi da bar, anzi, da VAR.
Il VAR fa bene al calcio ma se utilizzato male, come fimora utilizzato, fa male allo sport.