I mondiali di calcio sono iniziati ormai da 3 giorni. La Russia ha fatto la voce grossa da padrona di casa con l’Arabia Saudita, chiudendo la cerimonia di apertura con un sonoro 5 a 0.
Tra Spagna e Portogallo se le sono date di santa ragione e da solo, il vero grande fenomeno del calcio internazionale, Cristiano Ronaldo, ha pareggiato 3 a 3 con gli spagnoli e Messi ha dimostrato ancora una volta che il bianco-celeste non lo ispira come solo accade nel Barcellona.
Un’altra sentenza dopo alcuni esordi, è che non è poi una grande disgrazia non aver partecipato a questa edizione dei mondiali.
È vero, siamo usciti dopo aver disputato un girone di qualificazione che il Benevento avrebbe onorato da signore rispetto alla nazionale del più scarso commissario tecnico della storia: Gianpiero Ventura.
Un cittì con esperienza internazionale pari a 0, zero, nulla, nisba, nada…
Ma a voler essere tremendamente realisti, non avremmo fatto una figura migliore disputando la fase a gironi di questo mondiale. Basti pensare che la Francia, che ci ha frullati con un sontuoso 3 a 1 in amichevole 2 settimane fa, nella prima partita del mondiale ha stentato e rabattato un misero 2 a 1 con l’Australia, dove hanno iniziato a capire a cosa serviva la palla e quella rete appesa ai 3 pali, nel 2012 quando Alessandro Del Piero, ha portato il calcio giocato anche nella terra dei canguri. Il Brasile del calciatore più caro in assoluto (213 milioni di € per Neymar) non è andato più in la di un 1 a 1 con Lichtsteiner and company e i campioni del mondo in carica perdono 1 a 0 con i messicani.
Tuttavia, se è vero che Ventura non sarebbe stato capace di mettere in campo i giocatori nemmeno in un torneo di calcio balilla, è anche vero che il calcio italiano non è più all’altezza di grandi palcoscenici come un mondiale. Basti pensare che tra i 12 attaccanti delle prime 3 squadre della serie A, solo 2 sono Italiani: Bernardeschi, il quale non è certo un titolarissimo nella Juve, e Insigne, che Ventura, il genio d(n)el pallone, ha tenuto in panchina nella gara di ritorno contro gli Svedesi.
Che Ventura stia al gioco del calcio come Cicciolina ad un convento di clausura, ormai è cosa nota tuttavia, la mancata qualificazione alle fasi finali del mondiale, è un dolore assai più lieve forse, di uscire casomai, per mano, o per piede, di una debuttante come il Panama per esempio, alla sua prima qualificazione mondiale.
Senza saperlo quindi, sVentura, ci ha solo salvato da una sofferenza maggiore.
Vediamola così… possiamo andare al mare…