È un po’ di tempo ormai, che gira la notizia della sponsorizzazione dell’AIA da parte di società riconducibili alla Juventus. Una matriosca di società, partecipate in altre, che fanno capo in altre, che posseggono azioni di altre, che detengono percentuali di una società che sponsorizza l’AIA, Associazione Italiana Arbitri “che uccise il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò“.
Le info, secondo le fake voice, sono le seguenti:
La EXOR, una holding di proprietà degli Agnelli, società di investimento tra le più popolari in Europa, e alla quale fa capo, tra le tante, la Juventus F.C. S.p.A., sarebbe una partecipata di J.C. Flowers & Co, che è uno dei più grandi fondi di investimento al mondo.
J.C. Flowers & Co, nel 2013, ha rilevato Eurovita (e questo è un fatto), compagnia assicurativa italiana, che dal luglio dal 2015, sponsorizza l’AIA.
Ecco che la fantasia, sempre molto sviluppata, del tifoso frustrato, rassegnato, più che abituato, a gioire per le sconfitta altrui piuttosto che delle proprie vittorie, comincia a galoppare (da qui il suggerimento: datti all’ippica) ma il rischio di abboccare all’amo del fake è grossissimo (da qui il consiglio: datti all’ittica).
Il problema è che queste bufale arrivano troppo spesso su testate giornalistiche nazionali e/o su siti internet quali, ovviamente, Napoli Calcio Live (ma guarda un po’ tu).
Ma se tutte le ciambelle non nacono col buco, nemmeno tutte le mozzarelle nascono dalle bufale.
I fatti, che alla fine sono gli unici che contano, sono i seguenti:
La EXOR, circa 13 miliardi di dollari di capitale e centinaia di partecipate, nel 2010 ha partecipato anche alla ricapitalizzazione della banca brasiliana BTG Pactual con 25 milioni, pari a un 720esimo, su un totale di capitale aggiunto di 18 miliardi.
Con una piccola quota, tra le centinaia di aziende che hanno partecipato alla ricapitalizzazione, c’era anche la J.C. Flowers & Co., anch’essa con una piccola quota.
La cosa divertente è che la EXOR, nel 2012, ha ceduto tutte le sue quote di BTG Pactual per cui non è nemmeno più azionista di minoranza della banca brasiliana.
Altro fatto, di quelli che alla fine poi contanto, è che EXOR nel 2016 ha rilevato PartnerRe, colosso del settore assicurativo, quindi concorrente nel settore, proprio di quella J.C. Flowers & Co di cui la EXOR, come detto all’inizio, a dire delle voci fake, ne sarebbe partecipata.
Ora, dopo tutto questo intrigo, che appiattirebbe anche l’elettroencefalogramma di Jack Nicholson di Shining, mi chiedo: ma non si fa prima, che so, a crogiolarsi con la immaginazione di aver vinto uno scudetto o addirittura una Champions, invece di mastrurbarsi cosi tanto il cervello con queste pippe infinite? Anche perché, si sa, l’eccesso di questa pratica, dicono porti alla cecità.