La Juve ha sempre avuto un fiuto particolare per i fuoriclasse, mi viene in mente, per esempio, Buffon, quando le prodezze le faceva tra i pali del Parma. Oppure Zidane, l’immenso infinito Del Piero, Baggio, Platinì.

Insomma, quando c’è un fuoriclasse in giro, la Vecchia Signora cerca sempre di accaparrarselo.

Ma non solo di fuoriclasse in campo, anche fuori dal campo, dove i fuoriclasse lavorano per fare la corazzata che poi scende sul manto verde a dominare pretendenti piagnucolose e inesistenti.

Son sicuro che sin dai tempi in cui il buon Luciano Moggi ha cominciato a muovere i primi passi “calcistici” nel Napoli di Maradona, quando si occupava del benessere degli arbitri impegnati a dirigere la squadra di casa, la Juve lo teneva d’occhio.

Sotto inchiesta finirono alcune partite di coppa UEFA negli anni 1988-89, stranamente vinta dal Napoli in finale con lo Stoccarda.

Sembra che il buon Lucianone si interessasse di fornire alla terna arbitrale, “interpreti” con il compito di rendere la loro permanenza a Napoli più piacevole possibile, tirando su loro il morale e non solo…

Sotto inchiesta, tra le altre, guarda caso anche una famosa Napoli-Juventus del 15/03/1989, finito 3-0 per la squadra di casa con un rigore… a dir poco inesistente, nessunissimo contatto tra Bruno e Careca, che cade a terra ad 1 metro di distanza dal difensore Juventino.

Il secondo goal, che pareggia il 2 a 0 dell’andata, viene ben oltre il 45 del primo tempo. Il 3 a 0 al 14 del secondo tempo supplementare.

Ma di queste cose chi se ne ricorda? In effetti i trofei del Napoli sono più rari della cometa di Halley e per questo motivo non ci si accanisce se qualche volta si è… come dire, agevolati in qualche decisione arbitrale.

La carriera del Moggione balzò subito agli occhi delle grandi, d’altronde, uno che riesce a far vincere il Napoli, figuriamoci cosa può fare con una squadra come quella bianconera.

Il resto è ormai storia. Triste storia calcistica e sportiva purtroppo. Ma questo dimostra, insieme ai Rolex di Sensi e le fideiussioni false, le prescrizioni di Facchetti per illecito sportivo, il coinvolgimento di tutto il Milan ma la condanna del solo Meani, che per tutto un sistema corrotto, ha pagato solo la squadra più forte di sempre del Campionato di Calcio di Serie A.

921 visualizzazioni

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.