La classifica di serie A comincia a prendere forma. Comincia ad affinare quelli che potrebbero essere i risultati finali del campionato di serie A 2017-18.

Juve e Napoli le uniche squadre a punteggio pieno che comandano la classifica con 18 punti.

Poi segue una brutta e fortunata Inter, con 16 punti, di cui una buona parte già attribuibile al solito eccezionale Handanovic e, paradossalmente, a qualche VAR al momento giusto chiamata e non.

La Roma, il cui unico obiettivo precampionato era saldare qualche “buffo”, come direbbero al Circo Massimo, segue a 12 punti ma con una partita da recuperare con una non semplice trasferta a Genova con la Sampdoria.

Il Milan del capitano bianco-rosso-nero Bonucci, ancora non pervenuto nel calcio che conta.

Quello che non sorprende quindi, è proprio la testa della classifica.

Un Napoli che come al solito sa giocare, e bene, e una Juve, della quale non si può dire lo stesso, ma che sa vincere.

La differenza quest’anno però, è che, almeno da quello che emerge nel primo sesto di campionato, è che il Napoli sembra aver imparato anche a vincere partite che fino a l’anno scorso avrebbe lasciato sul campo, vedasi per esempio Napoli Atalanta, dove gli azzurri soffrono prima di affondare 3 a 1 i bergamaschi.

Oppure l’ultima con la Spal, dove subisce addirittura 2 goal e vince di misura su un campo non degno della serie A e non presentabile a piedi e legamenti di calciatori da ingaggi milionari.

L’infortunio dello sfortunato Milik forse non ha nulla a che vedere con il manto verde disconnesso di Ferrara, ma ciò non toglie l’ostinata volontà di un campionato a 20 squadre, con almeno 2 squadre ogni anno a fare da sparring partner per una buona quindicina di altre squadre.

Il campionato è ancora solo all’inizio ma un segno già comincia a lasciarlo. La testa e la coda della classifica di serie A sembrano già ben definite.

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