La giornata odierna ha segnato un picco incredibile di chiamate al centralino del Salva la vita Beghelli.
Un numero indescrivibile di richieste di aiuto e tutti con un unica caratteristica comune: erano tutti tifosi del Napoli.
Avevano riposto grande fiducia nella partita di ieri. Il cielo da azzurro, avrebbe dovuto colorarsi di blu e rosso, o blaugrana, come direbbe qualcuno.
La notte avrebbe dovuto illuminarsi a giorno per i giochi pirotecnici già pronti ad esplodere al 90esimo di Juve Barcellona.
E invece ieri, Napoli era un fiume di lacrime. Un confessionale vuoto. Una gigantesca camera insonorizzata tacitata dai 3 regali che i bianconeri hanno rifilato ai blaugrana.
Hanno perso anche loro. La partita non è finita 3 a 0, è finita 3 a 0 a 0.
Ieri la Juve ha battuto il Barça e il Napoli solo che gli spagnoli hanno perso una volta sola, i napoletani invece hanno perso 2 volte, per loro e per gli spagnoli.
È chiaro che la Juve è il nemico numero uno del Napoli.
Gli alibi per i perdenti sono sempre facili da trovare. Gli arbitri, la rubentus, i non colorati, calciopoli, gli Agnelli…
Qualcuno, ma solo qualcuno, si spinge anche oltre, attribuendo l’origine della sua molecola dell’odio nei confronti dei bianconeri, addirittura a Garibaldi.
Maledetto lui e i picciotti che hanno unito l’Italia. Juve uguale Agnelli uguale Savoia uguale stupratori del sud. Evviva il Regno Borbonico eccetera eccetera…
Che il nord, forse, abbia sempre fatto manbassa delle risorse del sud, sarà anche vero, ma se c’è un puttaniere che compra, ci deve pur essere una puttana che vende.
Ma torniamo a Juve Barcellona e al sogno di una notte andato in frantumi, per ora per carità, sotto le martellate di Joya Dybala.
Eh ma loro sono così. Come il marito impotente ma felice perché vede la moglie appagata sessualmente dall’idraulico.
Ecco, i tifosi napoletani godono con l’uccello degli altri. Non avendo trofei da sventolare, giocano con chiunque purché sconfigga il loro nemico numero uno.
Sono un pubblico, i tifosi del Napoli, che ha bisogno di vittorie. Non avendone di proprie, appalta le sconfitte della Juve come propri trofei. E quando perdono anche così, quando la Juve non vince, fa più male, perché debbono nascondere la frustrazione di aver sperato in una prestazione non loro e debbono contemporaneamente far finta di niente.
I tifosi del Napoli sono di quelli che “noi abbiamo il più bel gioco d’Italia”. Noi non lo abbiamo ma andiamo a vincere il sesto scudetto consecutivo.
È di quelli che “a noi non interessa vincere, a noi interessa divertirci e divertire”. Ora, sfido chiunque a giocare a monopoli senza mai vincere una partita… prima o poi ti sfondi gli zebedei.
Lo spettacolo è bello solo se vinci altrimenti è fine a se stesso.
Aspettiamo ancora una settimana… forse sarà la volta buona.