Non ne voglio fare una questione politica, anche se alla fine la politica poi c’entra sempre, ma sicuramente è una questione sociale più che economica, culturale più che sportiva quella di Gigio Donnarumma. Sarebbe la stessa cosa se anche in Italia lo sport fosse cultura ma così non è.
Si sta parlando tanto di Super Gigio Donnarumma in questi giorni, personaggio che già in estate fece parlare di se quando, con un jet privato, volò ad Ibiza per godersi le sue vacanze invece di completare gli esami di maturità.
Da sottolineare che gli esami erano appositamente stati posticipati per permettere al portierino di ultimare gli europei di calcio Under 21, per la buona pace di altri 57 candidati “normali” con problemi normali, con famiglie normali.
La scuola promuove lo sport, che fino a quando resta nel recinto della scuola, è ancora considerato cultura, per cui massimo rispetto per il signor Gianluigi Donnarumma impegnato in una competizione sportiva Europea.
Ultimati i campionati Europei Under 21 di calcio però, il bamboccio viziato ha pensato bene di fregarsene dei colleghi candidati all’esame, dei professori, della commissione, dell’istituzione scuola ed è volato, appunto, ad Ibiza con la sua fidanzata su di un jet privato.
Da uno così, più che le sue parate, ci si aspetta sempre delle sparate, come quella di qualche giorno fa quando ha lasciato trapelare il suo desiderio di guardarsi attorno piuttosto che giocare in una squadra mediocre come il Milan, lo stesso Milan, che gli ha firmato un contratto di seimilioniemezzodieuro all’anno.
Ormai le valige del portierino sembrano davvero pronte, e seppure i presupposti per diventare un grande portiere sembrano esserci tutti, non sono solo le parate tra i pali che fanno di un grande portiere un grande simbolo. Inutile il riferimento all’omonimo Gianluigi Buffon, campione dentro e fuori dal campo e ancora oggi, all’eta di 40 anni, è ancora il numero 1.
Caro gigiotto, hai troppo da imparare per diventare grande… bamboccio viziato.