Se non ci riesce la squadra in campo, da anni ormai costretta a giocarsi la vittoria del campionato di calcio di serie A “esclusa la Juve”, come ormai tutte le concessionarie di scommesse sportive offrono tra i loro pali sesti, ci pensano i tifosi, che non perdono occasione di dimostrare che forse, per alcuni, una bella doccia sotto il Vesuvio non farebbe male di certo.

La frustrazione è tanta e comprensibile anche, illusi di poter ottenere tutto con la squadra che hanno, spinti dalla consapevolezza che il gioco più bello in Italia, e forse anche in Europa, lo gioca il Napoli, osservazione obiettivamente insindacabile, ritengono che moralmente gli spetterebbe una fetta di titolo nonostante la mancanza di risultati.

Il guaio è che quando a questa frustrazione, ripeto comprensibile, si aggiunge la demenza di alcuni soggetti, il risultato è un autogrill sotto assedio, 7 tifosi juventini in ospedale e 3 tifosi napoletani arrestati.

È accaduto la notte del 14 maggio nell’autogrill La Macchia, nei pressi di Frosinone dove dai ritorno da Torino, questi dementi hanno incontrato alcune auto di tifosi juventini con addosso sciarpe bianconere e hanno iniziato ad esprimersi nell’unico modo che riesce a queste bestie. Calci, pugni e bottiglie molotov all’interno delle auto col rischio di provocare danni ben superiori alle semplice percosse.

All’arrivo delle volanti, gli animali erano già spariti ma grazie alle riprese delle videocamere di sorveglianza, gli agenti sono andati a prelevare direttamente allo zoo, 2 napoletani e un casertano.

È vero, “lavali col fuoco” è un coro che non dovrebbe essere udito in nessuno stadio, ma è un coro… deficiente si, ma resta un coro, 3 bestie, resteranno sempre 3 bestie.

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